Cos’è e come fare lo smaltimento amianto
Prima di affrontare il tema sullo smaltimento dell’amianto è bene approfondire il tema e capirne l’importanza.
L’amianto è composto da minerali silicatici fibrosi presenti in natura.
L’amianto è stato utilizzato per moltissimi decenni nel campo dell’edilizia ma non solo, poiché i suoi composti minerali hanno delle caratteristiche straordinarie che lo rendono immune alla combustione, hanno una bassa conducibilità termica, sono resistenti agli agenti termici e hanno una buona facilità di lavorazione.
Nel 1992 poi nel nostro Paese è stato completamente vietato, perché fu scoperto che questi minerali silicatici, con il tempo tendono a fratturarsi in maniera del tutto impercettibile per l’uomo, e generano così delle fibre molto sottili ma estremamente tossiche, che hanno causato, a causa dell’inalazione, moltissimi casi di cancro ai polmoni e altri tumori importanti. Da qui quindi è dunque facile capire l’importanza del divieto dell’utilizzo di questo materiale.
La rimozione dell’amianto viene spesso confusa con la rimozione dell’eternit, anche se non è tecnicamente corretto non farne una distinzione. Infatti l’eternit è costituito tra gli altri elementi anche da amianto, a volte fino a una percentuale del 20%.
Spesso si fa fatica a comprendere se nelle nostre abitazioni ci sia presenza di amianto, e solo un sopralluogo da parte di ditte specializzate per lo smaltimento dell’amianto, può smentirne o confermarne la presenza. In linea generale possiamo solo dire che, spesso l’amianto mischiato al cemento è molto difficile da distinguere, e che tuttavia, sfaldandosi in fibre quasi impercettibili, queste hanno un aspetto simile al cotone.
Potremmo quindi trovare la presenza di amianto quasi ovunque nelle nostre abitazioni, dal suolo, al tetto, fino ai nostri pannelli.
Come fare una bonifica amianto: la procedura smaltimento amianto
Come si effettua allora lo smaltimento amianto? Nel gergo tecnico quando una ditta deve effettuare lo smaltimento dell’amianto, significa che deve fare una bonifica amianto. Ci sono 3 diverse procedure per smaltire l’amianto, ciascuno di essi con costi e metodi differenti.
Smantellamento
Questo tipo di bonifica è la più costosa ma anche la più radicale. Consiste infatti in una rimozione totale dell’amianto da parte di ditte assolutamente competenti, che provvederanno a smantellare e a trasportare l’amianto direttamente in discarica. Hanno un costo più elevato per via della rimozione e del trasporto entrambi rischiosi, ma una volta trasportato in discarica, non rappresenterebbe più un problema per la salute dell’uomo.
Confinamento
Attraverso questo metodo si installa una barriera in grado di separare l’amianto dal resto dei materiali. E’ sicuramente però un metodo precario perché soggetto alle condizioni climatiche e agli agenti esterni.
Incapsulamento
E’ il metodo più economico per effettuare una bonifica amianto, ma sicuramente una soluzione provvisoria. Infatti consiste nell’incapsulare l’amianto tramite materiale specifici chiamati impregnanti o assorbenti, che hanno la capacità di impregnare le fibre tossiche. Tuttavia questi materiali impregnati con il tempo perdono la propria efficacia, permettendo quindi alle fibre di disperdersi nuovamente nell’ambiente.
Incentivi 2022 per lo smaltimento dell’amianto
Quanto costa smaltire l’amianto?
Questa è una domanda ricorrente per chi si deve preoccupare di affrontare questo tipo di smaltimento. Il costo smaltimento amianto non è sicuramente tra i più economici. Infatti si può variare dai 10 fino ai 35 euro per metro quadro, e il costo totale varierà sicuramente anche in base al tipo di bonifica scelto, e in base al grado di raggiungibilità dell’amianto. Infatti i preventivi potrebbero sicuramente variare a seconda di una bonifica sul tetto o sull’asfalto, per via della facilità di impiego dei materiali e dell’esecuzione della tipologia di bonifica prescelta.
La notizia positiva è che ci sono vari incentivi che agevolano il costo sullo smaltimento amianto con grossi vantaggi.
Il piano per gli incentivi smaltimento amianto prevede un contributo a fondo perduto pari al 65% della spesa sostenuta (per un importo massimo di € 130.000).
Il bando viene gestito dall’INAIL e permette di sostenere delle spese importanti per la rimozione e ristrutturazione delle componenti dell’edilizia che presentano amianto. C’è anche la possibilità inoltre di usufruire del bonus 110% per la ristrutturazione totale delle proprie abitazioni o degli edifici, e che prevede quindi anche tra le altre spese ammesse, i costi di sostituzione della copertura in eternit con la conseguente installazione di un tetto a pannelli solari.
La normativa per lo smaltimento dell’amianto
La legge 257 del 1992 che ha vietato la completa produzione e commercializzazione dell’amianto In Italia.
Secondo la normativa smaltimento amianto (D.M. 06/09/1994) è inoltre assolutamente obbligatorio comunicare alle autorità sanitarie (ASL) la presenza di questo materiale cancerogeno nei materiali edili, abitazioni, edifici e materiali in costruzione. La mancata osservanza di questa legge, è suscettibile di sanzione amministrativa.
Oltretutto il parlamento europeo si è pronunciato a favore dei lavoratori esposti all’amianto, stabilendo il termine entro il quale devono essere bonificati dall’amianto i luoghi di lavoro.
Ditte specializzate allo smaltimento amianto
Se hai bisogno quindi di effettuare una bonifica smaltimento amianto, è necessario rivolgersi solo a delle ditte autorizzate allo smaltimento dell’amianto, e che quindi si avvalgono di professionisti specializzati iscritti all’albo gestori ambientali nella categoria 10A e 10B.
Inoltre è importante sottolineare che solo le ditte autorizzate possono svolgere la bonifica amianto in completa sicurezza, sia per il lavoratore che eventualmente anche per chi dovesse vivere nei pressi del luogo della bonifica.
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